Ca’Giò in pieno “Perdiqua”: 220 ragazzi al Grest
“PERDIQUA – SI MISERO IN CAMMINO” è il tema scelto per il Grest 2016, iniziato ormai da due settimane. I bambini iscritti quest’anno sono 220, accompagnati da circa 50 animatori, due seminaristi, alcuni volontari adulti. Anche quest’anno condividono con noi questo percorso alcuni ragazzi bielorussi accolti ad Arona da alcune famiglie per il periodo estivo e i ragazzi del nostro territorio accompagnati dagli educatori del Comune.
Dopo la prima settimana nella quale il meteo non era a nostro favore, settimana scorsa il nostro entusiasmo è stato premiato dal sole e dal caldo che ci ha permesso di svolgere tutte le attività che con gli animatori si erano pensate.
Il bilancio di queste due prime settimane è positivo. Al di là del numero di iscritti, che aumenta di anno in anno, i bambini presenti mi sembrano contenti e disponibili a lasciarsi coinvolgere nelle varie proposte e gli animatori molto attivi. Ogni mattino il cancello apre alle ore 8.00 con le “mamme dell’oratorio” e gli animatori che accolgono i bambini accompagnati dai genitori. Poi un momento di balli per darsi il buongiorno con gioia e al termine un momento di preghiera per vivere la giornata insieme a Gesù. Ogni settimana la preghiera si concentra su una parola chiave legata al tema del Grest ogni giorno rivisitata con un’attenzione particolare. I bambini inoltre durante il giorno, hanno la possibilità liberamente di entrare nella cappellina della Ca’Giò per scrivere una preghiera che poi verrà letta al termine della giornata di Grest. Dopo questo momento iniziale ogni giorno al mattino ci sono diverse proposte in alternativa: tornei sportivi, giochi al San Carlone o in Rocca, compiti delle vacanze. Dopo la pausa pranzo durante la quale i bambini possono tornare a casa, oppure mangiare in oratorio, ci sono altre proposte: un momento di balli, la scenetta degli animatori con un messaggio per i bambini, i laboratori, la merenda, i giochi a squadre e la preghiera finale per concludere la giornata alle ore 17.30.
Perché il tema “Perdiqua”?
Il tema richiama la categoria del viaggio. Oggi si viaggia molto e molti viaggiano, si viaggia in diversi modi e per diversi motivi. C’è il turista che viaggia per svagarsi o alla ricerca di nuovi luoghi da conoscere, il vagabondo che si muove senza avere particolari mete, il migrante che si sposta dalla sua terra ad un’altra in cerca di una vita migliore o per fuggire dalla guerra; c’è chi viaggia per lavoro o per studio, il missionario per annunciare il Vangelo e il pellegrino. Questa estate tanti giovani del mondo si metteranno in viaggio verso Cracovia per partecipare alla XXXI GMG insieme a Papa Francesco. Anche 20 giovani della nostra comunità si uniranno a questo pellegrinaggio!
Il “viaggio” offre parecchie opportunità educative. Può essere inteso come “metafora della vita”: la vita infatti è un movimento che si dispiega nel tempo. Il viaggio è un movimento “da – a”, da un luogo ad un altro, ma anche verso un sogno da realizzare, un obiettivo da raggiungere, una meta. Mettere al centro dell’attenzione del Grest il “viaggio” può essere l’occasione per gli animatori e i ragazzi per dare risposta ad alcune domande: verso chi andiamo? verso dove andiamo? cosa muove le mie scelte? cosa muove il mio cuore? Lo stesso Gesù nella sua vita ha viaggiato molto: il suo “andare verso Gerusalemme”, come abbiamo letto nel Vangelo domenica scorsa, era un andare verso il compimento della volontà del Padre.
Ecco il perché del tema “Perdiqua. Si misero in cammino”.
“Perdiqua” è una parola che vuole indicare una precisa direzione verso cui andare. Ma a seconda di dove interrompiamo le lettere, ci invita anche a lasciare qualcosa di noi prima di intraprendere un cammino. “Si misero in cammino” (Lc 9,56) è l’atteggiamento di fiducia dei discepoli che decisero di seguire Gesù. Un po’ come noi, non capivano tutto di Lui, non conoscevano bene dove li avrebbe portati, ma la fiducia era grande e si misero in cammino.
Il Grest 2016 allora vuole essere l’occasione per fare un viaggio di comunità, un incontro tra generazioni di giovani e adulti che camminano insieme dietro a Gesù.
Don Gianluca