Per sempre felici e contenti: potenti, originali, meravigliosi i ragazzi della Ca’Giò nel musical
“Per sempre felici e contenti” è il titolo del musical che i ragazzi della compagnia “LET’S MUSICAL” della nostra Ca’ Giò hanno proposto alla comunità, sabato 3 ottobre alle 21.00 presso il Pala Congressi Salina di Arona.
Il musical, liberamente ispirato al film della Walt Disney “Come d’incanto”, è stato realizzato da una ventina di ragazzi coordinati da alcuni animatori del nostro oratorio, in particolare da Alice Plutino che è la responsabile del gruppo.
Il musical nasce dal desiderio della Comunità Animatori e di don Gianluca di proporre un percorso creativo, dinamico e divertente ai ragazzi dalla prima media fino agli anni dell’università, nel quale possano mettere a frutto i propri talenti e scoprirne di nuovi. Il fine della proposta non è la sola realizzazione di singoli spettacoli, ma la creazione di legami e un esperienza in grado di arricchire i ragazzi non solo dal punto di vista artistico, ma anche umano. «Qualche anno fa i Vescovi italiani hanno definito l’oratorio come “il laboratorio dei talenti” – ha detto don Gianluca alla presentazione del musical – Penso che con questo musical e altre proposte che sono state messe in atto, il nostro oratorio possa crescere proprio come “un laboratorio di talenti”».
La storia proposta dal musical parla di una giovane principessa Giselle, abitante del regno animato di Andalasia, che un bel giorno incontra Edward, il principe di Andalasia: i due si innamorano all’istante e decidono di sposarsi il giorno dopo. La loro storia trova viene però ostacolata dalla perfida regina (e strega) Narissa, matrigna di Edward. Narissa, temendo di perdere la corona a seguito del matrimonio del figliastro, il giorno delle nozze inganna Giselle e la spedisce attraverso una fontana incantata in “un luogo in cui nessuno vive felice e contento”: New York. Qui Giselle conosce Robert Philip, un avvocato che ha perso la moglie ed è rimasto solo con una figlia di sei anni, Morgan, che sente molto la mancanza della madre. Robert è in procinto di fare la proposta di matrimonio alla sua nuova fidanzata, Nancy, dal carattere decisamente più sognatore del suo. Robert e Morgan, decidono di ospitare Giselle in casa in quanto capiscono che è in difficoltà e spaesata e tra la bambina e la principessa nasce subito una profonda amicizia. Robert, dapprima spiazzato e un po’ infastidito dal romantico e canterino candore di Giselle, comincia lentamente ad essere contagiato dall’incrollabile fiducia di Giselle nel potere dell’amore e dei sogni, fino a scoprirsi attratto dalla strana ragazza. Anche Giselle, che parlando con Robert ha scoperto degli aspetti dell’amore e del rapporto di coppia di cui ignorava l’esistenza, comincia a provare qualcosa per lui. Intanto il principe Edward, assieme allo scoiattolo parlante di Giselle, raggiunge il mondo reale per riportare a casa la principessa, ma viene ostacolato dal servitore di Narissa, Nathaniel, che più volte cerca di uccidere Giselle con delle mele avvelenate create dalla sua padrona. La storia termina durante una serata di ballo alla quale partecipano Edward e Giselle, ma anche Robert e Nancy. Al termine del ballo appare la regina Narissa che, con una scusa e sotto mentite spoglie, riesce a far mordere l’ultima mela avvelenata alla ragazza, che piomba così in un sonno eterno da cui potrà essere svegliata solo se le verrà dato il bacio del vero amore. Edward si affretta ad eseguire, ma Giselle si risveglia solo in risposta al bacio di Robert: è lui e non Edward il vero amore di Giselle.
«Lo spettacolo è stato molto leggero e simpatico – commenta don Gianluca – Per molti degli attori quella di sabato sera è stata la prima esibizione su un palco davanti ad un pubblico, ma nonostante questo, sono stati veramente bravi e sciolti sia nella recitazione, sia nel ballo. Hanno regalato alla comunità proprio una bella serata e l’impegno dedicato nei mesi scorsi è stato premiato dalla gioia e dalla soddisfazione del pubblico in sala. Se lo spettacolo è venuto bene, occorre riconoscerne il merito anche agli animatori che hanno coordinato i lavori e ai volontari che li hanno aiutati. Prendendo spunto dalla mela presente nella trama, “pom” in dialetto, posso dire che i ragazzi sabato sera sono stati veramente Potenti-Originali-Meravigliosi. Ringrazio di cuore i privati che hanno contribuito con le loro offerte alla realizzazione della serata, ringrazio anche l’amministrazione comunale che ci ha aiutati concedendoci il patrocinio e ringrazio tutta la comunità che anche sabato sera si è stretta attorno al nostro oratorio».