Essere testimoni
Catechesi Familiare
1 Iniziamo con un bans
2 Preghiera
Canto: Danza la Vita
Dal Vangelo secondo Marco 1,21-28
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Commento
Gesù dopo il Battesimo nel fiume Giordano, lo abbiamo visto chiamare i suoi primi discepoli. Ora con loro inizia a muovere i primi passi come portavoce di Dio tra le persone.
Marco ci presenta la giornata tipica del Signore a Cafarnao.
Il primo momento di questa giornata è in sinagoga dove Gesù spiega le letture sacre.
Uno degli aspetti su cui si concentra Marco è che tutti erano stupiti del suo insegnamento, in quanto lui insegnava “con autorità” (lo ripete due volte!), “un insegnamento nuovo”. L’autorità di Gesù, a cui si riferisce Marco, nasce dal fatto che tutto quello che insegna o annuncia poi lo dimostra con la sua vita.
Il Vangelo di questa domenica ci ricorda un altro testimone della Parola di Dio che si è messo in gioco in prima persona per mettere in pratica quanto diceva: Don Bosco.
All’epoca di Don Bosco i ragazzi e i bambini spesso erano abbandonati a se stessi e nessuno si preoccupava di cosa facessero dopo la scuola. La maggior parte di loro stava per strada, i più soli e poveri spesso finivano in brutte compagnie. Don Bosco ha capito che la priorità era accogliere tutti i giovani, dare loro un riferimento, un luogo sicuro dove potessero incontrarsi, giocare, imparare, fare esperienze che fossero utili anche al loro futuro. Nacquero così gli oratori.
“Ricordatevi, che ogni cristiano è tenuto di mostrarsi edificante verso il prossimo, e che nessuna predica è più edificante del buon esempio”. Don Bosco
3 Attività
Chi non ha mai sentito parlare di Don Bosco alzi la mano!
Fatevi aiutare dai vostri genitori a cercare la sua storia e leggetela tutti insieme. Vedrete quanta saggezza amore e impegno ha impiegato questo Santo per dare un’opportunità a moltissimi ragazzi come voi.
L’Oratorio: la casa di tutti
Anche voi avete la fortuna di avere un Oratorio a disposizione: nonostante in questo periodo particolare ci siano dei limiti, tuttavia sapete che quello è uno spazio sempre pronto ad accogliervi, esattamente come casa vostra.
Provate a interrogarvi su questa “casa di tutti”:
Cos’è per voi l’oratorio?
Cosa vi piace dell’oratorio e cosa invece vorreste cambiare, per migliorarlo sempre più?
Ricordiamoci sempre che, come in tutti i progetti comuni e condivisi, è prima di tutto l’impegno che mette ciascuno a renderli unici e grandiosi. Non basta farci delle domande e dare delle risposte: ognuno di noi può contribuire a realizzare quanto desideriamo!