Teniamoci sempre pronti all’incontro con Gesù
Catechesi familiare – Domenica 8 novembre 2020
1. Iniziamo con un bans!
2. Preghiera
Canto: Dall’aurora
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,1-13)
Commento
Cosa significa avere olio nella nostra lampada?
La parabola delle dieci vergini è basata su antiche usanze nuziali giudaiche. Lo sposo e i suoi amici scortavano la sposa dalla sua casa a quella dello sposo. Lungo la via erano in attesa per unirsi a loro le amiche della sposa. Quando arrivava a casa dello sposo, tutti entravano per partecipare alle nozze.
Le nozze di solito avevano luogo la sera, pertanto coloro che erano in attesa della sposa e dello sposo portavano con sé delle lampade. La forma delle lampade dei Giudei, con l’orlo rivolto all’interno, rendeva quasi impossibile travasare l’olio da una lampada all’altra.
Estratti dall’Angelus di Papa Francesco del 12 novembre 2017:
«Che cosa vuole insegnarci Gesù con questa parabola? Ci ricorda che dobbiamo tenerci pronti all’incontro con Lui. Molte volte, nel Vangelo, Gesù esorta a vegliare, e lo fa anche alla fine di questo racconto. Dice così: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”. Ma con questa parabola ci dice che vegliare non significa soltanto non dormire, ma essere preparati; infatti tutte le vergini dormono prima che arrivi lo sposo, ma al risveglio alcune sono pronte e altre no. Qui sta dunque il significato dell’essere saggi e prudenti: si tratta di non aspettare l’ultimo momento della nostra vita per collaborare con la grazia di Dio, ma di farlo già da adesso. Sarebbe bello pensare un po’: un giorno sarà l’ultimo. Se fosse oggi, come sono preparato, preparata? Ma devo fare questo e questo … Prepararsi come fosse l’ultimo giorno: questo fa bene. La lampada è il simbolo della fede che illumina la nostra vita, mentre l’olio è il simbolo della carità che alimenta, rende feconda e credibile la luce della fede. La condizione per essere pronti all’incontro con il Signore non è soltanto la fede, ma una vita cristiana ricca di amore e di carità per il prossimo. Se ci lasciamo guidare da ciò che ci appare più comodo, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile, incapace di dare vita agli altri, e non accumuliamo nessuna scorta di olio per la lampada della nostra fede; e questa – la fede – si spegnerà al momento della venuta del Signore, o ancora prima. Se invece siamo vigilanti e cerchiamo di compiere il bene, con gesti di amore, di condivisione, di servizio al prossimo in difficoltà, possiamo restare tranquilli mentre attendiamo la venuta dello sposo: il Signore potrà venire in qualunque momento, e anche il sonno della morte non ci spaventa, perché abbiamo la riserva di olio, accumulata con le opere buone di ogni giorno. La fede ispira la carità e la carità custodisce la fede».
3. Attività: Facciamo scorta di olio per la nostra lampada
Riflessione in famiglia e attività per la settimana
Negli ultimi incontri abbiamo riflettuto sul fatto che Dio vuole la nostra felicità e ci indica sempre la strada per essere felici.
- Se Gesù venisse a trovarci oggi, cosa gli racconteremmo? Ogni giorno di questa settimana scriviamo su un foglietto le cose o i comportamenti che ci danno gioia e ci fanno sentire bene e leggiamoli a tavola prima di cena, condividendoli con gli altri familiari. Tutti partecipano, dai più piccoli ai più grandi.
- Quali di questi motivi di gioia riguardano atteggiamenti di amore e attenzione verso il prossimo?
- Possiamo prendere spunto dai comportamenti dei nostri familiari per cercare nuovi modi di sentirci felici?
Costruiamo la nostra lampada
Proviamo a realizzare una lampada che simboleggia la nostra fede:
Se non abbiamo a disposizione foglie e colla per il decoupage, possiamo avvolgere con un foglio sottile di carta il barattolo di vetro e decorarlo con un disegno che ci piace. La candela accesa al suo interno lo farà risaltare.
Le attività sono facoltative, possono essere svolte tutte o in parte. Si tratta di spunti che accompagnano la lettura del Vangelo della domenica e chiudono il momento di preghiera dandogli maggior concretezza. Ricordiamoci che i ragazzi hanno bisogno di sapere, attraverso la testimonianza e l’aiuto di noi genitori, che il Vangelo ci guida davvero sulla strada della Vita e non è solo l’insieme di racconti antichi.
Chi vuole può mandare le foto dei lavoretti al proprio Catechista.