Felicità: dal dosare all’osare … concluso il Campo Invernale Superiori
“Felicità: dal dosare all’osare” è stato il tema scelto per il Campo Invernale proposto ai ragazzi delle Superiori dal 4 al 6 dicembre, a Malesco. A questa esperienza hanno partecipato quasi 50 ragazzi degli oratori di Arona e Varallo Pombia, accompagnati dai loro animatori, da alcuni volontari e da suor Elena Pautasso e don Gianluca.
L’equipe educativa ha scelto come filo conduttore del campo appunto la “felicità” cogliendo l’invito di Papa Francesco a riflettere con i giovani sulle beatitudini, la proposta di felicità che Gesù fa nel Vangelo, tema proposto in queste ultime GMG.
«Tutti sogniamo la felicità, cerchiamo la felicità – spiega don Gianluca – Tutto ciò che l’uomo pensa, decide e compie ha come scopo ultimo la felicità. Paradossalmente, anche quando sbaglia, l’uomo agisce in ragione della propria felicità, magari distorta. Possiamo dire, che il senso della vita è essere felici e i nostri giovani sono alla ricerca della felicità. Per questo abbiamo scelto, approfittando dell’invito di Papa Francesco, di rifletterci, per sentire i ragazzi che idea hanno di felicità, come e dove la cercano, e aiutare loro a fare discernimento tra le mille proposte che ci sono, alcune positive, altre devianti».
«Per far entrare i ragazzi nel tema, abbiamo cercato di far sì che il campo stesso fosse una proposta di vera felicità, alternando momenti di gioco e festa, a momenti di servizio, condivisione, conoscenza e preghiera» aggiunge don Gianluca. Venerdì al momento dell’arrivo a Malesco, poco prima di cena, gli animatori hanno provveduto alla sistemazione dei ragazzi nelle camere e all’avvio delle attività con un gioco di conoscenza per “rompere il ghiaccio” tra i due oratori. È seguita la cena e dopo una serata di festa, con giochi e balli. Sabato al mattino, dopo la colazione e la preghiera delle lodi, gli animatori hanno proposto ai ragazzi un momento di riflessione sul concetto di felicità. Nel pomeriggio, dopo un primo momento di gioco, i ragazzi sono stati coinvolti in più laboratori con l’obiettivo di recuperare la felicità nelle piccole cose quotidiane, nel loro ordinario, quindi nel lavoro o studio, nel servizio in oratorio, nello stare insieme durante il tempo libero. Alcuni laboratori sono stati dedicati anche a come i social network o le cose possono condizionare la nostra felicità in maniera negativa se non si fa attenzione. In serata è stata proposta i ragazzi una veglia di preghiera che aveva come tema le beatitudini. Per ciascuna di esse, è stata proposta a commento la figura di un santo o testimone e dopo questo primo momento, i giovani hanno pregato in adorazione davanti al Santissimo Sacramento. Dopo la veglia tutti sono stati sorpresi dalla torta che i cuochi senza di nascosto avevo preparato per festeggiare. Domenica, ultimo giorno di campo, al mattino i ragazzi si sono confrontati ancora in una condivisione pensata dagli animatori e nel pomeriggio si è concluso con la celebrazione della Messa.
«L’augurio che con gli animatori faccio ai nostri ragazzi – conclude don Gianluca – è che nella vita sappiano “osare” la felicità e non “dosarla”: siano veramente “contenti” e non “accontentarsi” con proposte di felicità che promettono ciò che non possono dare. Sappiano riconoscere che è Gesù che cercano quando sognano la felicità!».